Newsletter originale del 4/7/2008
Parole a confronto
Àsso
Latino asse(m), propriamente ‘l’intero, l’unità’.
Sostantivo maschile.
1. Nelle carte da gioco, la prima carta di ogni seme (e in molti giochi quella di maggior valore): asso di picche; poker d’assi.
2. (figurato) Persona di straordinarie capacità; chi eccelle in qualche attività; campione: è un asso in latino; gli assi del ciclismo.
3. Nei dadi, la faccia segnata con un solo punto.
Àsse
Dal latino asse(m).
Sostantivo maschile.
1. Presso i romani e altri popoli antichi, unità di peso e moneta che si suddivideva in dodici once.
2. Complesso di beni o diritti propri di una persona o di un ente.
Asse ereditario: (diritto) il complesso patrimoniale oggetto della successione, sul quale si calcolano le quote spettanti ai diversi eredi.
Asse ecclesiastico: l’insieme dei beni della chiesa.
Una (parola) giapponese da Perilli
Wok [wok]
Voce cinese cantonese.
Sostantivo maschile invariabile.
Pentola cinese con uno o due manici, con fondo a conca semisferica, usata specialmente per friggere. È molto diffusa anche in occidente perché consente di cucinare usando pochi grassi e limitando il tempo di cottura.
Frasi per giuoco
Berilio Luzcech ci segnala la frase:
avere un asso nella manica.
Deriva dal gioco delle carte, dove l’asso è la carta col maggiore valore, e un asso nascosto nella manica da giocare al momento opportuno può permettere a un baro di vincere una partita in cui si trova in difficoltà.
Significa avere ottime possibilità di volgere una situazione sfavorevole a proprio favore.
Ci permettiamo di aggiungere a riguardo le seguenti frasi per giuoco.
Asso di briscola: (figurato, scherzoso) la persona più autorevole, importante.
Piantare, lasciare in asso: (figurato) abbandonare in tronco.
Restare, rimanere in asso: (figurato) venire abbandonato all’improvviso.
Usare l’asso di bastoni: (figurato, scherzoso) usare le maniere forti, picchiare.
Asso fermo: (figurato) assiduo frequentatore di un luogo.
Battuta obbligatoria
Questa credo che valga solo per quelli che hanno vissuto gli Zecchini d’oro dei tardi anni sessanta.
Quando qualcuno dice “44” è molto improbabile che nessuno dica giulivo “in fila per sei col resto di due!”
Molti libri per nulla
Quinto indizio, ventitreesimo libro
Accidenti, avevo dimenticato una cosa fondamentale: il glamour. Non so bene cosa sia ma è importante. Lo ambiento a Los Angeles? Già fatto, un’idea sorpassata oramai. Principato di Monaco? Beh, non è male. E cosa si associa a Montecarlo? Facile, facciamo Montecarlo dopo il Gran Premio. Troppo banale? No, non c’è nulla di troppo banale in un libro se desideri venderne tanti.