Opulènto
Dal latino opulentus, derivato di ops opis ‘mezzi, potenza, ricchezza’.
Aggettivo.
(letterario) Molto ricco, abbondante, copioso: i buoni Vecchi, levando al ciel le orazioni, Pensan frutti opulenti, se a Dio piaccia (D’Annunzio); una città opulenta; una famiglia opulenta.
(figurato) Gonfio, ridondante, enfatico: un linguaggio, uno stile opulento; con tono scherzoso, per lo più riferito a donna: una bellezza opulenta; una signora di forme opulente, con forme piene, abbondanti, rotonde, ma armoniosamente proporzionate.
In particolare, società opulenta, o società affluente, in tono polemico, la società consumistica dei paesi a capitalismo avanzato, schiava del benessere e condizionata dalla pubblicità, caratterizzata da squilibrî e contraddizioni strutturali. L’espressione deriva dalla traduzione del titolo di un’opera dell’economista statunitense J. K. Galbraith, The affluent society.
Opulènza
Dal latino opulentia.
Sostantivo femminile.
(letterario) Grande ricchezza, grande abbondanza di mezzi, e il fasto o la condizione di diffuso benessere che ne è la conseguenza: l’opulenza delle antiche città orientali; ove … sien ministri al vivere civile L’opulenza e il tremore (Foscolo).
Anche con i significati figurato e scherzoso di opulento e col senso generico di copiosità, dovizia: opulenza di stile, d’immagini; opulenza di forme.
Una (parola) giapponese a Roma
Zenshu [dzen’Su]
Voce giapponese, composto di zen e shu ‘scuola’.
Sostantivo maschile invariabile.
(religione) Organo garante di ciascuna delle scuole zen giapponesi.
Versi perversi
Nel brano "Eppur Mi Son Scordato Di Te" di Lucio Battisti, parole di Mogol, si trovano i seguenti versi:
Non piangere salame dai capelli verde rame
è solo un gioco e non un fuoco
lo sai che t’amo io ti amo veramente.
A parte il salame, il verderame (scritto attaccato) è un fungicida utilizzato in agricoltura di colore blu. In alternativa potrebbe essere la patina verde che si forma sulle superfici di oggetti di rame e leghe di rame. Blu e verde non sono esattamente colori che si associano ai capelli, infatti Mogol ha poi ammesso che intendeva scrivere che i capelli erano rossi, cioè color rame.
Grazie a Marco Marcon che ci ha fornito questo contributo.
"Senza grassi aggiunti diversi da quelli contenuti nei suoi ingredienti."
Da una pubblicità radiofonica, proposta da Pietro Scalzo.