Posts Tagged ‘uomini’

R- Glaucoma, Fontange; Uomini; Lettori; Eufemismo; Moltilibri

febbraio 29, 2024

Newsletter originale del 24/6/2008

Glaucòma
Dal latino glaucoma, che è dal greco gláukoma, derivato di glaukós ‘celeste, ceruleo’, perché l’occhio appare di un azzurro opaco.
Sostantivo maschile [plurale glaucòmi].
Malattia dell’occhio caratterizzata dall’aumento della tensione del bulbo oculare, che può provocare danneggiamento della struttura e della funzione dell’occhio.

Uomini e parole giapponesi inutili

Fontange [fon’tanZ]
Da Fontange, nome della duchessa Marie-Angélique de Fontanges (1661-1681), amante di Luigi XIV.
Sostantivo femminile invariabile.
Alla metà del XVII secolo, acconciatura femminile costituita da un alto merletto inamidato e pieghettato che sosteneva i capelli legati sulla sommità della testa.

I lettori ci scrivono

First evolution’s, con quel genitivo sassone, è più che altro “(posseduto dalla) prima evoluzione”. Eviterei la traduzione “manovra”, che è attestata nel gergo della marina militare: in fin dei conti è vero che se Torino avesse il mare sarebbe una piccola Bèri, ma la frase qui sopra è un periodo ipotetico del terzo tipo, cioè dell’impossibilità.
Ora, ci sono alcuni iperpuristi che vietano il genitivo sassone se non si ha a che fare con un essere umano, ma quasi tutti i grammatici non hanno nulla da obiettare a dire “the dog’s tail”, e d’altronde un qualunque filosofo ci potrà dire che anche gli oggetti hanno attributi. Resta pertanto solo da immaginare quale sia il soggetto che possiede questa prima evoluzione: la mia ipotesi è “le competenze lessicali di chi ha tirato fuori questo titolo”, ma non oso pensare a quali esse fossero prima di tale evoluzione.

L’eufemismo

Il vostro curatore ha sempre amato l’eufemistico “le estremità inferiori” al posto di “i piedi”.

Molti libri per nulla

Secondo indizio, ventiduesimo libro

Ma poi la carogna va dal capo, che qualcuno dice avesse una storia amorosa con sua moglie, a dirgli che l’amante deluso aveva spifferato del matrimonio segreto al suocero, che non sapeva ancora di essere suocero di qualcuno, accusandolo di avere rivelato una cosa che doveva rimanere segreta, allora il suocero attacca il capo accusandolo di avere sedotto la figlia usando la stregoneria, ma il capo riesce a convincerlo che la figlia è realmente innamorata di lui. È davvero molto semplice, la storia, c’è poco da fare.

R- Robone, Roba, Feuilleton; Uomini: Nestore; Animalididire; Antonomasia; Moltilibri

gennaio 12, 2024

Newsletter originale del 29/5/2008

Parole a confronto

Robóne
Propriamente accrescitivo di roba nel significato sotto.
Sostantivo maschile.
Veste da uomo lunga e abbondante, in tessuto pregiato, spesso imbottita, portata un tempo da gentiluomini, dottori e magistrati; oggi sopravvive nella divisa di alcuni ordini cavallereschi.

Ròba
Dal francese robe, che è dal germanico rauba ‘bottino, preda’ e ‘veste’.
Sostantivo femminile.
(antico) Abito, veste.
Roba lunga, toga.

Una (parola) giapponese a Roma

Feuilleton [fœj’tOn]
Voce francese; derivato di feuillet, diminutivo di feuille ‘foglio’.
Sostantivo maschile invariabile.
1. Nell’Ottocento, l’appendice letteraria di un giornale.
(estensione) Romanzo di carattere popolare in essa pubblicato (romanzo d’appendice); era caratterizzato da narrazioni ricche di vicende e colpi di scena, specialmente destinato a un pubblico vasto e poco colto.
2. (estensione, spregiativo) Produzione letteraria, cinematografica e televisiva ricca di colpi di scena, patetica e lacrimosa.

Uomini e parole

Nèstore
Dal latino scientifico Nestor, che è dal greco Néstor -oros ‘Nestore’, nome dell’eroe omerico.
Sostantivo maschile.
Grosso pappagallo della Nuova Zelanda col ramo superiore del becco arcuato e molto più lungo dell inferiore; in origine era frugivoro, poi è diventato predatore col diffondersi dell’allevamento ovino.

Animali di dire

Passare in cavalleria
Si dice di un oggetto sparito, perché prestato e mai più restituita o perché trafugato, oppure di qualcosa che non interessa più, perché ha esaurito velocemente il suo compito oppure perché sono cambiati i piani.
Deriva dal gergo militare, probabilmente per la velocità della cavalleria rispetto alla fanteria a colpire il nemico e fuggire.

L’antonomasia e il soprannome

Il Dottore angelico è San Tommaso d’Aquino.

Molti libri per nulla

Quarto indizio, diciottesimo libro

La vita entra con prepotenza, diremmo con crudeltà, in questa storia d’amore, segnandola come segna il caratteri dei due ragazzi: la morte di un amico, le incomprensioni, la società. Fino all’epilogo, amaro ma sincero, quando oramai tutto è stato detto, tutto è stato raccontato, e lui si distacca da lei per andare verso un nuovo mondo, verso posti sconosciuti dove potrà continuare la propria crescita, perché così è giusto.

R- Queneau; Prefica, Veld; Marchi; Uomini; Accento; Rovinata; Moltilibri

dicembre 1, 2023

Newsletter originale del 16/4/2008

Après Queneau collettivo

chinalski scrive il dodicesimo capitolo e conclude il racconto da lui iniziato.
Ringraziamo gli autori che hanno voluto giocare con noi: Paolo Campia, Piero Fabbri, chinalski, Giovanna Giordano e Giovanni Fracasso (che è anche responsabile del tutto, essendo sua la proposta originaria di proseguire la storia abbozzata nel racconto breve poi diventato primo capitolo).
E ringraziamo anche chi ha voluto seguire in tutte queste settimane le vicende di Moris.
Nel giro di pochi giorni sul sito troverete anche una versione stampabile del racconto completo in formato pdf.

Parola

Prèfica
Dal latino praefica(m), femminile dell’aggettivo praeficus ‘messo a capo’, derivato di praeficere ‘mettere a capo’, perché questa donna era preposta al gruppo delle ancelle che piangevano durante i lamenti funebri.
Sostantivo femminile.
1. Donna che, presso gli antichi romani, veniva pagata per piangere e lamentarsi durante i funerali; l’usanza sopravvive in alcune aree europee.
2. (scherzoso) Persona che si lamenta e piange eccessivamente.

Una (parola) giapponese a Roma

Veld [veld]
Voce olandese, propriamente ‘campo’.
sostantivo maschile invariabile.
(geografia) Altopiano a steppa o savana caratteristico di varie regioni interne del Sudafrica.

Marchi e bambine, non parole

Barbie [‘barbi]
Marchio registrato di proprietà della Mattel. Deriva il nome da Barbara, la figlia dell’inventrice Ruth Handler.
Sostantivo femminile invariabile.
Piccola bambola di plastica di fabbricazione americana raffigurante una ragazza alta e snella, con lunghi capelli biondi, corredata di una linea di accessori molto vasta.
(estensione, anche spregiativo) Giovane donna non eccessivamente intelligente che, nel fisico e nella particolare cura del proprio aspetto, ricorda tale bambola.

L’accento, questo sconosciuto

Si dice prèfica, e non prefìca.

La parola rovinata

Ginuflettersi
Piegare a terra un ginocchio o le ginocchia per devozione o sottomissione a una donna.

Molti libri per nulla

Terzo indizio, quattordicesimo libro

Poi, incontro un uomo, un gentiluomo, e capisco che è arrivato finalmente il momento di concludere in bellezza la storia: sì, gli sceneggiatori avevano forse un poco esagerato con la parte triste della vicenda, ma probabilmente l’avevano fatto per fare risaltare maggiormente il contrasto della vita precedente con la bellezza e la gioia della mia vita dopo aver incontrato l’amore. Il gentiluomo era stato rapinato da dei briganti, malmenato e abbandonato in un campo. Quando lo vedo capisco: è lui il mio promesso sposo.

R- Portento, Portentoso, Cocoon; Uomini: Tironiano; Yokopoko; Moltilibri

novembre 17, 2023

Newsletter originale del 7/4/2008

Portènto
Dal latino portentu(m), propriamente ‘presagio, segno celeste’, derivato di portendere ‘preannunciare’.
Sostantivo maschile.
Avvenimento o fatto straordinario, prodigio, miracolo, cosa al di fuori della norma: operare portenti; era apparito in que’ dì gran prodigi / portenti (Pulci); un chirurgo che fa portenti.
(estensione) Ciò che ha effetti eccezionali, quasi miracolosi: questa medicina è un portento.
(estensione) Persona dalle qualità eccezionali, straordinarie: è un portento di memoria.

Portentóso
Dal latino portentosu(m), derivato di portentum ‘portento’.
Aggettivo.
1. Prodigioso, miracoloso, straordinario: medicina portentosa; un artista portentoso.
2. (raro) Mostruoso.

Sostantivo maschile.
Ciò che ha carattere di portento: un’impresa che ha del portentoso.

Una (parola) giapponese a Roma

Cocoon [ko’kun]
Voce inglese, propriamente ‘bozzolo’, dal francese cocon.
Sostantivo maschile invariabile.
Formazione, caratteristica degli Oligocheti, nella quale sono contenute le uova insieme con gli spermatozoi e con il liquido albuminoso necessario alla nutrizione degli embrioni.

Uomini e parole

Tironiàno
Dal latino Tironianu(m).
Aggettivo.
Di Tirone (104-4 a. C.), liberto e segretario di Cicerone; si dice in particolare di un sistema di stenografia da lui ideato.
Note tironiane: i segni tachigrafici che costituivano tale sistema di scrittura.

Yokopoko Mayoko

Aleksandr Dobroskok è un tuffatore russo. E Dobroskok, in russo, significa “buon salto”.

Molti libri per nulla

Il dodicesimo libro, che il vostro curatore riteneva eccessivamente facile, è stato indovinato da MT al quinto indizio, e ci sono stati soli altri tre tentativi di risposta. Per amor di verità, il vostro curatore lo riteneva facile ma lui stesso non l’avrebbe indovinato. Dichiara MT orgogliosamente: “Era una delle mie fiabe preferite”. Per MT sono 6 punti.
La soluzione del famigerato libro è: Pelle d’asino, di Charles Perrault.

Il concorso continua con il tredicesimo libro per nulla che, ancorché minimalista negli indizi, non dovrebbe sfuggire ai migliori dei partecipanti.

Primo indizio, tredicesimo libro

Buono.

R- Alambicco, Lacoste; Monouso: Lambiccare; Persone; Marchi; Dizionario; Perle; Moltilibri

novembre 3, 2023

Newsletter originale del 29/3/2008

Alambìcco
Dall’arabo al-‘inbiq, e questo dal greco ámbix -ikos ‘vaso’, da ambon ‘orlo, protuberanza’.
Anche, antico, lambìcco.
Sostantivo maschile [plurale alambicchi].
Apparecchio per la distillazione dei liquidi costituito da una caldaia di vetro o di metallo e da una serpentina di raffreddamento che consente la condensazione del vapore da cui esce il distillato.

Una (parola) giapponese a Roma

Lacoste [la’kost]
Voce francese, marchio registrato dal nome del tennista francese René Lacoste (1904-1996) fondatore dell’omonima azienda.
Sostantivo femminile invariabile.
Polo sportiva di cotone, specialmente a maniche corte.

Parole monouso

Lambiccàre
Derivato di (a)lambicco.
Verbo transitivo [io lambìcco, tu lambìcchi ecc.].
1. (antico) Distillare con un alambicco.
2. (figurato) Ponderare, esaminare con cura paziente: lambiccare un testo.
Oggi comune solo nella locuzione lambiccarsi il cervello, fare ogni sforzo per cercare una soluzione, per comprendere o scoprire qualcosa.

Lambiccàrsi
Verbo riflessivo.
Sforzarsi, riflettere molto per risolvere un problema: lambiccarsi per trovare dei soldi. Sinonimo: scervellarsi.

Marchi e uomini, non parole

Con lacoste aggiungiamo sia un marchio che un uomo alle nostre collezioni.

Dizionario gastronomico italiano-italiano

In Veneto i lupini sono chiamati fave. Chissà come sono chiamate le fave, a questo punto.

Perle dai porci

“Alambiccarsi il cervello”.
Detta due volte da una speaker di Radio Capital e proposta da Vizi Coloniali.

Molti libri per nulla

Terzo indizio, undicesimo libro

Aho, non succede proprio niente, che noia.
– Che noia? Fai cambio con me allora, se ti annoi, vengo io dove sei tu e tu vieni qui, se vuoi che succeda qualcosa.
– No, no, facevo per dire, va bene così com’è, resto qui, non t’arrabbiare.
Però, che noia. Niente da fare, non succede niente, mai che accada nulla qua.