Archive for aprile, 2014

BROLETTO, ARENGO, ARRINGO, ARRINGA, PRANA; Lettori

aprile 30, 2014

Parole a confronto

Brolétto
Voce dell’Italia settentrionale, propriamente diminutivo di brolo, il ‘prato dove si teneva anticamente la giustizia’.
sostantivo maschile.
1. Nel medioevo, prato cintato e coltivato.
Nei comuni medievali, la piazza in cui si teneva l’assemblea popolare. Sinonimo: arengo.
2. Palazzo municipale di alcune città lombarde e piemontesi, nel Medioevo.

Aréngo
Anche arèngo, arrìngo.
Sostantivo maschile (plurale arenghi).
Nel Medioevo, assemblea popolare comunale.
(estensione) Luogo dove l’assemblea si riuniva.

Arrìngo
Derivato del gotico hrings ‘circolo, riunione’, da cui il tedesco Ring ‘cerchio, anello’.
Anche arìngo.
Sostantivo maschile (plurale arringhi).
1. (storia) Campo, recinto in cui si gareggiava nei tornei: scendere, entrare nell’arringo.
Correre l’arringo: giostrare.
2. (figurato, letterario) Gara, lotta, disputa.
(raro) Mantenere l’arringo: sostenere una sfida.
3. (antico) Orazione.
4. Assemblea popolare comunale, arengo.

Arrìnga
Derivato del gotico hrings ‘circolo, riunione’, da cui il tedesco Ring ‘cerchio, anello’.
Anche, antico, arìnga.
Sostantivo femminile.
1. (letterario) Discorso ampio e solenne, pronunciato davanti a un’assemblea, al popolo e simili.
2. (diritto) Il discorso pronunciato nella fase dibattimentale del processo penale dal difensore dell’imputato o dalla parte civile.

Una (parola) giapponese a Roma

Prana [‘prana]
Voce sanscrita prãna.
Sostantivo maschile invariabile.
(religione) Nell’induismo, forza, energia vitale che si materializza temporaneamente nei singoli individui: soffio vitale che permea ogni cosa.

I lettori ci scrivono

Tempo fa sulla Parolata si parlò dell’uso dell’articolo davanti a "settimana". Sull’argomento ci scrive Mario Cacciari, il nostro corrispondente da Imola.

— Mi permetto di segnalare l’uso senza articolo della locuzione avverbiale di tempo (…vediamo, non ricordo bene, ma mi pare che ci siamo andati anno scorso) ancor oggi d’uso assai frequente in Romagna, o per lo meno nell’imolese, presso molti ceti culturali, i più disparati.
Addirittura, fino almeno a tutti gli anni ’60, a livello popolare e semi dialettale, la locuzione veniva spesso abbreviata in anno tout court: Sì, anno non siamo andati al mare. —

BOZZIMA, PRAM; Animali: TINCONE; Accento; Idiozia

aprile 29, 2014

Bòzzima
Latino tardo apozĕma(m), dal greco apózema ‘decotto’, derivato di apozêin ‘far bollire’.
Anche, raro, bòsima.
Sostantivo femminile.
1. (tessile) Soluzione di sostanze colloidale con la quale vengono impregnati i filati prima della tessitura per ricoprirli con una guaina atta a renderli lisci, flessibili e resistenti.
2. (agricoltura) Miscuglio di terra e letame in cui si pongono le piante arboree prima della messa a dimora.
3. (regionale centro) Miscuglio d’acqua e crusca per i polli. Sinonimo: pastone.
4. (regionale centro, estensione) Intruglio dall’aspetto disgustoso.

Una (parola) giapponese a Roma

Pram [pram]
Voce inglese, dall’olandese praam.
Sostantivo maschile invariabile.
(marina) Barchino di servizio con la prua a specchio come la poppa, usato specialmente nel Nord Europa, a bordo di pescherecci.

Animali di parole

Tincóne
Da tinca, il pesce, secondo un passaggio semantico non chiarito.
Sostantivo maschile.
1. (medicina, raro) Tumore, ascesso inguinale: Voi, maestri cotali, / medici da guarir tigna e tinconi, / siete un branco di ladri e di castroni (Berni).
2. (popolare, toscano) Persona fastidiosa.

L’accento, questo sconosciuto

Si dice bòzzima, e non bozzìma.

Idiozia popolare

A volte ci si chiede: i figli assomigliano ai padri?
La risposta, come sempre, la si può trovare nell’idiozia popolare dei proverbi.

Tale padre, tale figlio
vs.
A padre avaro, figliuol prodigo.

Neup- URBANO; Zonzo: TREKKING URBANO, URBEX; Frasi

aprile 28, 2014

Non è una passeggiata, a cura di PassoBarbasso

Urbàno
Voce dotta, dal latino urbanu(m), derato di urbs urbis ‘città, urbe’.
Aggettivo.
1. Proprio della città, che costituisce la città o una città: un centro rurale che sta assumendo una fisionomia urbana; la cerchia muraria urbana; agglomerato, centro urbano; rispettare il tessuto urbano di una città medievale.
Che concerne e interessa una città, il suo territorio e la sua popolazione: la viabilità urbana, strade urbane, trasporti pubblici urbani; rete telefonica urbana e telefonata urbana.
Nettezza urbana: il servizio di ritiro dei rifiuti solidi della città.
Guerriglia urbana: metodo di lotta armata condotta, contro l’ordinamento politico e sociale costituito, da gruppi di oppositori mediante attacchi in genere improvvisi e rapidi alle forze di polizia per le strade dei centri abitati, e anche con attentati dinamitardi a sedi di partiti, enti, ecc., o sequestri, ferimenti e uccisioni di esponenti politici, magistrati, dirigenti industriali e sindacali, professionisti, ecc.
Leggenda urbana o metropolitana: storia inventata che ha larga circolazione come vera, talvolta resa più credibile dopo essere stata diffusa da articoli di giornale: la leggenda metropolitana dei coccodrilli nelle fogne di New York.
2. Dell’Urbe, cioè di Roma antica.
Pretore urbano: che esercitava la sua giurisdizione solo a Roma e sui cittadini romani.
Coorti urbane: create da Augusto, con funzioni prevalentemente di polizia in Roma.
3. (figurato) Riferito a persona, che ha modi civili, corretti e cortesi nel trattare con altri (soprattutto con estranei): credevo di avere a che fare con persone urbane; modi urbani.

A zonzo tra le parole

Trekking urbano
Con il termine trekking urbano si intende la pratica di visitare le città attraverso percorsi a piedi. Il trekking urbano nasce nel mondo dell’escursionismo, tradizionalmente interessato a bellezze naturalistiche e del paesaggio. Di recente si è invece rivolto lo sguardo anche a quanto di bello, insolito e nascosto si può trovare nelle città dove si vive, magari a due passi da casa. In Italia si tiene annualmente la giornata nazionale del trekking urbano, giunta alla decima edizione.

Urban exploration
Spesso abbreviato con urbex o UE, è l’esplorazione di edifici, rovine, o componenti non in vista di manufatti.
In particolare, sono di interesse per le attività di urban exploration strutture abbandonate, edifici abitati (tetti, locali macchine), catacombe, fogne, tunnel ferroviari o di linee metropolitane, tunnel di servizio. Sebbene questa attività comporti a volte l’accesso a proprietà private, ciò avviene con intenzioni innocenti. La pratica di urban exploration comporta infatti l’attenersi alla seguente prescrizione "take nothing but photographs, leave nothing but footprints" (Non prendere nulla che non siano fotografie, non lasciare nulla che non siano impronte).

Frasi, non futilità

"Nessuna città dovrebbe essere tanto grande che un uomo una mattina non possa uscirne camminando."
Cyril Connolly, La tomba inquieta, 1944.

MAGLIA, PULLOVER; Burosauri

aprile 24, 2014

Màglia
Probabilmente dal provenzale malha, che è dal latino macŭla(m) ‘macchia’, poi ‘imperfezione, buco in una rete’, quindi ‘maglia’.
Sostantivo femminile.
1. Ciascuno degli intrecci di uno o più fili nei lavori eseguiti a mano (con ferri da calza, con l’uncinetto ecc.) o con apposite macchine: maglia alta, bassa, diritta, rovescia; calare, diminuire una maglia; mettere, aumentare le maglie; lavorare a maglia.
Il tessuto eseguito in questo modo: maglia traforata, rasata; una sciarpa, un vestito di maglia.
Gli manca una maglia: (figurato) si dice di chi non ragiona troppo.
2. Indumento di maglia con cui si ricopre il busto, da indossare a diretto contatto con la pelle o sopra altri indumenti: maglia di lana, di cotone, in tessuto sintetico.
Maglia intima: indossata a diretto contatto con la pelle.
3. Indumento per il busto, variamente colorato, che viene indossato da sportivi e da atleti come distintivo della squadra cui appartengono, del posto che occupano in classifica ecc.: la maglia del Torino.
Maglia azzurra: quella tipica della rappresentativa nazionale italiana.
Maglia rosa, maglia gialla: portata rispettivamente dal primo in classifica nel giro ciclistico d’Italia e di Francia.
Maglia iridata, arcobaleno: quella indossata dal campione del mondo di una specialità ciclistica.
4. Ciascuno degli elementi (anelli, cerchietti, fili ecc.) che, intrecciati fra loro, formano una catena o una rete; ogni poligono vuoto che risulta circoscritto da questi elementi: si è rotta una maglia della catenina; una rete a maglie fitte, rade.
Cadere nelle maglie di qualcuno, di qualcosa: (figurato) esserne irretito, restarne vittima.
Filtrare tra le maglie del nemico: (figurato) eluderne la sorveglianza.
5. Nel medioevo, indumento costituito o rinforzato da maglie metalliche, portato anche sotto l’armatura: camicia, cotta, cuffia di maglia.
Parte dell’armatura del cavallo costruita allo stesso modo.
6. (telecomunicazioni) L’insieme dei circuiti interurbani di una determinata area.
7. (elettronica) Qualsiasi circuito elementare di una rete elettrica.
8. (matematica) Superficie individuata dall’intersezione delle rette di un reticolo.

Una (parola) giapponese a Roma

Pullòver
Voce inglese, da pull-over propriamente ‘tira sopra’, perché si sfila da sopra la testa.
Sostantivo maschile invariabile.
(abbigliamento) Indumento a maglia di lana o di cotone, privo di bottoni, con o senza maniche lunghe, da portare sopra una camicia e che si infila da sopra la testa.

I burosauri

"Il Primo Dirigente della Polizia di Stato scrive:
«Con riferimento alla lettera che lamenta mancate risposte al numero 113, abbiamo immediatamente avviato ogni opportuno approfondimento per verificare se l’inconveniente sia ascrivibile a problemi tecnici o ad altra causa.
Nelle more si è provveduto alla implementazione del numero degli operatori addetti al servizio e, conseguentemente, delle postazioni di risposta. La problematica è oggetto di attenzione anche in sede dipartimentale.
A breve sarà disponibile un servizio che consentirà agli operatori di contattare i numeri da cui sono pervenute eventuali chiamate rimaste inevase».
Giovanni Temporale"

Marco Marcon ha trovato questo cristallino coacervo di burosauri pubblicato nella rubrica delle lettere dei lettori alla Stampa. Il divertente è che il titolo della lettera era "Il 113 più vicino alla gente"!

SUPPELLETTILE, DUMP, DUMPING; Fabbri

aprile 23, 2014

Suppellèttile
Voce dotta, dal latino supellectĭle(m), di etimo incerto.
Sostantivo femminile (plurale suppellettili).
1. Oggetto o insieme di oggetti di qualche pregio che costituiscono l’arredamento di una casa: ordinare le suppellettili.
(estensione) Oggetto o insieme di oggetti che costituiscono l’arredamento di un ufficio, una scuola, una chiesa e simili: suppellettile scolastica, teatrale.
2. (archeologia) Oggetto o insieme di oggetti rinvenuti in uno scavo archeologico: suppellettili etrusche.
3. (non comune, figurato) Insieme di cognizioni che abbelliscono la mente: una ricca suppellettile di conoscenze. Sinonimi: corredo, bagaglio.

Una (parola) giapponese a Roma

Dump [damp]
Voce inglese, derivato di (to) dump ‘scaricare’.
Sostantivo maschile invariabile.
(informatica) Stampa o copia del contenuto della memoria di un computer a seguito di interruzioni intenzionali o accidentali.

Dumping [‘damping]
Voce inglese, derivato di (to) dump ‘scaricare’.
Sostantivo maschile invariabile.
1. (economia) Vendita su un mercato estero di prodotti a prezzi inferiori a quelli praticati sul mercato interno o addirittura sotto costo, al fine di conquistare tale mercato.
2. (economia) Politica commerciale di abbattimento concorrenziale del prezzo.

Il Fabbri citante

— Grazie per l’origine del nome della California, non lo sapevo proprio.
E dire che, da umbro qual sono, con gli americani in generale e con i californiani in particolare mi vanto sempre, perchè dico che le loro metropoli non sono che miseri spin-off della mia terra. La cosa è evidente con San Francisco, anche se a molti di loro sfugge il fatto che l’eponimo della città è un tipetto un po’ strambo di Assisi; molto meno evidente con Los Angeles, il cui nome completo dovrebbe essere (vado a memoria) "Nuestra Senhora la Reina de los Angeles de la Porciuncola". L’ho scoperto sul Guinness dei primati, che citava il nome completo della città e l’acronimo (L.A.) con cui è più nota come la sigla "più efficiente" (facendo il rapporto tra lettere del nome completo e lettere dell’acronimo) di cui si avesse memoria.
Io, naturalmente, mi sono solo appuntato mentalmente che la Porciuncola in questione altro non è che la Porziuncola, sempre roba francescana, sempre roba umbra. —

Grazie a Piero Fabbri. Per precisione riportiamo solo il nome esatto della cittadina in questione: El Pueblo de Nuestra Señora de los Ángeles de Porciúncula de Asís.