Archive for 19 marzo 2024

Nomade, Nomadismo, Nomadico, Perlèche; Perle; Appunto

marzo 19, 2024

Nòmade
Dal latino nomas -adis, greco nomas -ados, propriamente ‘che pascola, che va errando per mutare pascoli’, dal tema di nemo ‘pascolare’.
Aggettivo e sostantivo maschile e femminile.
1. Di gruppo etnico, e suoi appartenenti, che pratica il nomadismo: popolo, stirpe, tribù nomadi, pastori nomadi; come sostantivo, spesso riferito in particolare agli zingari: una tribù, una carovana, un accampamento di nomadi.
(estensione) di ciò che è caratteristico delle popolazioni nomadi: fare vita nomade.
2. (figurato) Di persona o gruppo che non ha fissa dimora e muta frequentemente residenza, o che si sposta continuamente da un luogo a un altro, anche per motivi inerenti all’attività svolta: essere, sentirsi un nomade; una compagnia di (artisti) nomadi. E con usi estensivi: da quando lasciai Torino ho sempre condotto vita nomade, ora solo, ora con la famiglia (Fogazzaro); nasceva costui … ereditando l’istinto nomade del padre e la naturale avarizia della madre (D’Annunzio); era un uomo nomade e libero, lieto dell’aria che respirava e della terra che calcava (Primo Levi).

Nomadìsmo
Derivato di nomade.
Sostantivo maschile.
1. (etnologia) Il modo di esistenza proprio di un popolo o tribù che muta spesso il luogo della dimora, vivendo generalmente in tende, capanne smontabili, ripari improvvisati; è tipico ancor oggi di alcuni popoli pastori (mongoli, chirghisi, beduini, tuareg, somali, ottentotti ecc.) che si spostano stagionalmente per condurre il bestiame a pascoli freschi, ma si verifica anche tra i cacciatori e raccoglitori aborigeni australiani in connessione con gli spostamenti degli animali selvatici o con i cicli vegetativi delle piante spontanee.
2. (estensione, figurato) Tendenza a viaggiare, a spostarsi continuamente, a mutare spesso residenza: il nomadismo dell’Alfieri; il nomadismo professionale degli inviati speciali.

Nomàdico
Derivato di nomade.
Aggettivo.
Relativo al nomadismo, ai nomadi; che pratica il nomadismo.

Una (parola) giapponese a Roma

Perlèche [per’leS]
Voce francese, derivato di perlécher, variante dialettale di pourlécher ‘leccare intorno; passare la lingua sulle labbra’, derivato di lécher ‘leccare’.
Sostantivo femminile invariabile.
(medicina) Lesione infiammatoria degli angoli della bocca, di natura batterica o micotica, che si presenta come una chiazzetta dapprima biancastra, che poi arrossa, ricoprendosi spesso di croste.

Perle linguistiche e L’appunto

“My confor zone”

Scritta ricamata su pantofole De Fonseca.
Si può dire comfort, all’inglese, oppure confort, alla francese. E basta. E, comunque, si può dire solo comfort zone.