Archive for 4 marzo 2024

Cruccio, Crucciare, Crucciato, Corrucciare, Corrucciato, Criado; Perle

marzo 4, 2024

Crùccio
Derivato di crucciare.
Sostantivo maschile.
1. Afflizione, tormento, dolore, spesso misto a dispetto o risentimento: d’ira e di cruccio fremendo (Boccaccio); por fine a’ crucci antichi intendo (Monti),
2. (antico) La manifestazione esterna del cruccio, quindi atto d’ira, di sdegno, di furore: omo di sangue e di crucci (Dante).

Crucciàre
Lo stesso etimo di corrucciare.
Verbo transitivo (io crùccio ecc.).
Tormentare, affliggere, indispettire: Va’, né crucciarmi, se reddir vuoi salvo (Foscolo).
Più comune l’intransitivo pronominale crucciarsi, affliggersi: perché ti crucci tanto per quel banale incidente?; o, più spesso, adirarsi, stizzirsi: Caron, non ti crucciare: Vuolsi così colà dove si puote Ciò che si vuole (Dante).

Crucciàto
Participio passato di crucciare.
Aggettivo.
Adirato, risentito: mi guardava crucciato; sei forse crucciato per il mio rifiuto?.
(figurato, letterario, raro) Offuscato, torbido, detto del mare, del cielo, del tempo.

Corrucciàre
Dal francese antico corocier, corucier, derivato del latino cor ruptum ‘lamento, dolore’.
Verbo transitivo (io corrùccio ecc.).
Rattristare, addolorare, eccitare in qualcuno dolore e sdegno.
Più comune l’intransitivo pronominale corrucciarsi, provare un sentimento d’ira e di dolore insieme, rattristarsi assumendo un’espressione risentita: si corrucciò molto a quelle parole.

Corrucciàto
Participio passato di corrucciare.
Aggettivo.
Adirato, risentito, rattristato, o che dimostra esteriormente un sentimento d’ira mista a dolore: sei forse corrucciato con me?; era corrucciato e scuro in volto.
(figurato) Detto del cielo o del mare, quando il tempo si fa scuro e tempestoso.

Una (parola) giapponese a Roma

Criado [kri’ado]
Voce spagnola, ‘servo’.
Sostantivo maschile invariabile.
Servo.

Perle linguistiche

“Grazie anche per la vostra coincisività.”

Proposta da Pietro Scalzo, e sentita dopo una serie di interventi in riunione sindacale.