R- Sparuto, Bar mitzvah; Paesi: Malfrancese; Errori; Idiozia

giugno 9, 2023

Newsletter originale del 15/11/2007

Sparùto
Antica forma del participio passato dell’antico sparere ‘sparire.
Aggettivo.
1. Piccolo e magro, gracile, smunto; emaciato: un bimbo sparuto; un aspetto sparuto.
2. Esiguo, assai ridotto: un gruppo sparuto.

Una (parola) giapponese a Roma

Bar mitzvah [bar ‘mitsva]
Locuzione sostantivale maschile invariabile.
Voce dell’ebraico rabbinico, bar miswâh ‘figlio della legge’.
Nella religione ebraica, ragazzo che, avendo compiuto i tredici anni, ha raggiunto la maggiore età religiosa.
Cerimonia con la quale viene riconosciuta a un ragazzo la maggiore età religiosa.

Nomi di paesi, la parola

Malfrancése
Composto di mal(e) e francese, chiamato così perché si riteneva che fosse stato portato in Italia a Napoli nel 1494 dall’esercito francese di Carlo VIII.
Anche mal francése, anticamente malfranciòso o malfranzése.
Sostantivo maschile.
(medicina, antiquato) Sifilide.

Errori di dire

È più facile che un cammello entri per la cruna di un ago che un ricco nel Regno di Dio.

La frase è riportata nei Vangeli di Matteo 19, 24 e Luca 18, 25 e non sembra avere molto senso, infatti pare trattarsi di un errore di traduzione dal greco al latino che risale ai tempi di San Gerolamo. La parola greca per cammello è “kamelos”, mentre “kamilos” significa gomena, quindi la frase corretta sarebbe “È più facile che una gomena entri per la cruna di un ago…”. Se cio fosse vero, cercare di fare passare una grossa corda per la cruna di un ago avrebbe un significato, mentre tentare di fare passare un cammello per una cruna sembra davvero un inutile passatempo. Purtroppo la spiegazione dell’errore in fase di traduzione non è accettata unanimamente, e alcuni studiosi ritengono che la frase fosse stata pronunciata come è riportata nei vangeli.
Tra l’altro, Dario Fo ritiene che sia in quell’occasione che è nato il cavallo.

Idiozia popolare

Con ognuno fai un patto, con l’amico fanne quattro
e
Dagli amici mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io
Vs.
Chi trova un amico trova un tesoro.


R- Leuto, Alleggio, Alleggiare, Allibare, Dominion; Animalididire; Dizionario

giugno 8, 2023

Newsletter originale del 14/11/2007

Parole a confronto

Leùto
Probabilmente da liuto (antico leuto), per la forma.
Anche liùto.
Sostantivo maschile (marina).
1. Imbarcazione da carico e da pesca con un albero inclinato verso prua, grande vela latina, bompresso e fiocco, diffusa un tempo in Liguria e in alto Adriatico.
2. Tipo di veliero medievale, caratteristico della Provenza.
3. (raro) Galleggiante portuale per lo scarico delle merci da una nave; alleggio.
4. Barca da pesca a vela, tipica di Trieste e dell’Istria.

Alléggio
Dal francese allège.
Meno corretto alèggio.
Sostantivo maschile (marina).
1. Riduzione del carico di una nave per alleggerirla.
2. Pontone o barca usati nei porti per lo sbarco del carico da una nave.
3. Foro praticato nel fondo di un’imbarcazione per scaricarne l’acqua; allievo.

Alleggiàre
Dal francese alléger, che è dal latino tardo alleviare.
Verbo transitivo [io alléggio ecc.].
1. (antico, letterario) Alleggerire, alleviare: ad alleggiar la pena, / mostrav’alcun de’ peccatori ‘l dosso (Dante).
2. (marina) Allibare.

Allibàre
Latino tardo alleviare ‘alleggerire’.
Verbo transitivo.
(marina, disusato) Alleggerire una nave del carico o di parte di esso, specialmente per facilitarne la navigazione in caso di pericolo.

Una (parola) giapponese a Roma

Dominion [do’minjon]
Voce inglese; dal francese antico dominion, adattamento del latino dominium ‘dominio’.
Sostantivo maschile invariabile.
Ciascuno degli stati con governo autonomo che facevano parte del Commonwealth britannico, politicamente autonomi ma uniti alla Corona britannica da speciali vincoli e rapporti. Dal 1947 il termine non è più in uso nelle relazioni ufficiali tra membri del Commonwealth.

Animali di dire

Essere quattro gatti
Essere poche persone.

Dizionario gastronomico italiano-italiano

Il Frustalampi ci segnala che in Toscana gli gnocchi di patate si chiamano topi o topini.


Schietto, Schiettezza, Roland; Idiota: Pecione

giugno 7, 2023

Schiètto
Anche schiétto.
Dal germanico sliht ‘piano, liscio, semplice’.
Aggettivo.
1. Puro, privo di contaminazioni o mescolanze; che presenta o conserva integri la natura, la forma, le qualità o i caratteri propri: oro schietto; vino schietto, non annacquato, non artefatto, non tagliato, o, con sign. più tecnico, che rivela integri i caratteri della sua qualità; colore schietto, semplice, non mescolato ad altri colori; parlare un italiano schietto, privo di inflessioni dialettali o d’influenze straniere; frutta schietta, sana, non guasta; riferito ad animale, nella contrattazione del bestiame, una bestia sana e schietta, che si garantisce esente da malattie organiche e da vizi d’indole.
(estensione, letterario) Liscio, uniforme: Non rami schietti, ma nodosi e ’nvolti (Dante); I cipressi che a Bólgheri alti e schietti Van da San Guido in duplice filar (Carducci); Diti schietti soavi (Petrarca), sottili, affusolati e privi di nodi.
(non comune) Del corpo, della figura, diritto e snello: Di persona era grande, magro e schietto (Berni).
2. (figurato) Sincero, franco: parole schiette; amicizia schietta; è una persona molto schietta; anche come avverbio: parlare schietto, o assoluto, col pronome la indeterminato: a dirla schietta, a dirvela schietta, francamente.

Schiettézza
Derivato di schietto.
Sostantivo femminile.
1. L’essere schietto, puro, genuino, nel senso proprio: la schiettezza dell’acqua sorgiva; per estensione: schiettezza di linguaggio, di stile.
2. (figurato) Franchezza, sincerità, lealtà: schiettezza di modi, di carattere; rise con una schiettezza infantile che la sua bocca non ricordava da molti anni (Jovine).

Una (parola) giapponese a Roma

Roland [‘roland]
Voce tedesca, propriamente ‘Orlando’.
Sostantivo maschile invariabile.
(arte, generalmente con iniziale maiuscola) Monumento tipico di molte antiche città tedesche, costituito dalla statua di un cavaliere medievale in armatura, tradizionalmente identificato nel paladino Orlando.

L’idiota

Pecióne
Derivato di pece, romanesco.
Sostantivo maschile (femminile peciona).
Propriamente, ciabattino, calzolaio dappoco che fa molto uso di pece.
(estensione, comune) Chi fa male il proprio lavoro, dando prova di incompetenza; pasticcione, arruffone.

Non è proprio come dare dell’idiota a qualcuno, ma comunque è un bell’insulto.


Mellifluo, Sdolcinato, Peluche; Schiele; Abita

giugno 6, 2023

Parole a confronto

Mellìfluo
Dal latino tardo mellifluus, composto di mel mellis ‘miele’ e tema di fluere ‘scorrere’.
Aggettivo.
1. (raro) Propriamente, da cui scorre il miele, che stilla miele.
2. (figurato) Dolce, soave, soprattutto con riferimento alla parola: la soavità delle parole melliflue (Boccaccio).
Spesso riferito a linguaggio e atteggiamenti di una dolcezza affettata, insinuante, spesso simulata e insincera, con significato quindi più vicino a dolciastro, sdolcinato: frasi melliflue; con un fare mellifluo; anche della persona stessa: un uomo mellifluo.

Sdolcinàto
Derivato di dolce, col prefisso s- intensivo.
Aggettivo.
1. (raro) In senso proprio, di gusto troppo dolce, di una dolcezza stucchevole: un liquore eccessivamente sdolcinato.
2. (figurato) Svenevole, lezioso, pieno di smancerie: maniere, parole sdolcinate; una ragazza troppo sdolcinata per i gusti dei giovani d’oggi. Talvolta anche sostantivato: ha fatto tanto la sdolcinata che lo ha stancato.

Una (parola) giapponese a Roma

Peluche [pe’luS]
Voce francese, derivato di un antico verbo peluchier ‘togliere i peli, spelare’, che risale, come l’italiano piluccare, al latino piluccare.
Anche, antichi, pelùscia, pelùsce, pelùscio.
Sostantivo femminile invariabile.
Stoffa di fibre naturali o artificiali con pelo molto lungo e morbido, usata per confezionare giacconi, cappelli ma soprattutto pupazzi e simili: un orsacchiotto di peluche.

Sostantivo femminile invariabile.
Pupazzo confezionato con la stoffa peluche: ho regalato un peluche a mio figlio; giocare coi peluches.

Come si dice Schiele?

Kemal Kılıçdaroğlu, economista e politico turco contemporaneo, si legge [ke’mal kolotSda’rolo].

Abita come mangi

Gli abitanti di Roccascalegna, in provincia di Chieti, hanno deciso di semplificare la cosa e si fanno chiamare roccolani.


R- Tiorba, Liuto, Arciliuto, Sticker; Idiozia; Frasicelebri; Perle

giugno 5, 2023

Newsletter originale del 13/11/2007

Parole a confronto

Tiòrba
Etimo incerto.
Anche, antico, teòrba.
Sostantivo femminile (musica).
1. Arciliuto con doppio cavigliere e sino a quattordici paia di corde di metallo da pizzicarsi con un plettro, tipico del XVI secolo.
2. Registro del clavicembalo.

Liùto
Dal francese antico leut, che è dall’arabo al-ud ‘il legno’, poi ‘il liuto’.
Anche, antico, leùto.
Sostantivo maschile.
Antico strumento musicale a corde, con cassa armonica a forma di pera dal fondo panciuto, manico corto e cavigliere rivoltato ad angolo; si suona a pizzico.
Denominazione di una famiglia di strumenti a corda utilizzati nel periodo rinascimentale.

Arciliùto
Composto di arci- e liuto.
Anche, antico, arcileùto.
Sostantivo maschile.
(musica) Sorta di liuto di grandi dimensioni.

Una (parola) giapponese a Roma

Sticker [‘stiker]
Voce inglese, da to stick ‘attaccare’.
Sostantivo maschile invariabile.
1. Etichetta autoadesiva, adesivo pubblicitario.
2. Etichetta autoadesiva applicata sui biglietti aerei per segnalare una variazione della prenotazione.

Idiozia popolare

Torna la rubrica dei proverbi in contrapposizione con:

Il mondo è bello perché è vario
Vs
Tutto il mondo è paese.

Frasi celebri

Gelindo
Parola che serve per ricordarsi i nomi e la sequenza dei libri del Pentateuco: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio.

Perle dai porci

“In regalo gli steaker adesivi con i personaggi più amati di Star Wars”
Da una pubblicità di Panorama.

Una bella perla di Marco Marcon.