Posts Tagged ‘repetita’

Uncino, Uncinetto, Uncinello, Adunco; Repetita; Perle

febbraio 5, 2024

Parole a confronto

Uncìno
Dal latino uncinus, derivato di uncus ‘uncino, arpione’, e questo dal greco.
Sostantivo maschile.
1. Arnese di metallo, ricurvo e per lo più adunco, che serve per afferrare o appendere qualcosa: il secchio fu ripescato dal pozzo grazie a un uncino; prosciutti appesi al soffitto per mezzo di uncini; l’amo è fatto a uncino. (figurato, scherzoso) Scarabocchio, grafia brutta e illeggibile: che cosa vuoi che legga in codesti uncini?
2. (botanica) Nelle ife ascogene dicariotiche degli ascomiceti, la cellula apicale che, nella fase precedente la cariogamia e la formazione dell’asco, genera un diverticolo piegato a uncino.
3. (anatomia) Nome dato, per similitudine, ad alcune formazioni: uncini vertebrali, le apofisi semilunari delle vertebre cervicali; uncino dell’ippocampo, la porzione anteriore della circonvoluzione dell’ippocampo.
4. (zoologia) Nome delle formazioni microscopiche, chiamate anche amuli, portate dalle barbule delle penne degli uccelli e che servono ad ancorare le barbule fra loro dando coesione ed elasticità al vessillo.
5. (sport) Nel pugilato, sinonimo meno usato di gancio, detto alla francese crochet, all’inglese hook.
Nella pallacanestro, il tiro a uncino è più comunemente detto gancio.

Uncinétto
Diminutivo di uncino.
Sostantivo maschile.
1. Piccolo arnese di forma allungata, con una delle due estremità ritorta a uncino, di acciaio, d’osso ecc., con il quale si eseguono maglie che si concatenano tra loro, il lavoro è di facile esecuzione ma dà ottimi risultati sia per capi di abbigliamento e di biancheria, sia per decorazioni o per rifiniture (bottoni, frange, alamari ecc.) di altri lavori: lavoro all’uncinetto.
2. Forma meno comune di uncinello.

Uncinèllo
Diminutivo di uncino.
Sostantivo maschile.
Gancetto per agganciare le vesti, detto anche uncinetto o gangherino.

Adùnco
Dal latino aduncus, derivato di uncus ‘uncino’.
Aggettico (plurale maschile adunchi).
Piegato a uncino, uncinato, fortemente ricurvo: altro pianeta Conven ch’i’ segua, e del mio campo mieta Lappole, e stecchi co la falce adunca (Petrarca); becco adunco; artigli adunchi; naso adunco.

Repetita ripetuta

Il mercato di Addis Abeba, in Etiopia, si chiama Addis Merkato (nuovo mercato), o più comunemente Merkato. Sembra che si chiami così perché è stato spostato nell’attuale posizione durante l’occupazione italiana dell’Etiopia negli anni ’30 del 1900. A noi comunque tanto basta per inserirlo nella rubrica delle ridondanze.

Perle linguistiche

L’incavallarsi di due eventi.

Da Luca Collino.

Fomentare, Accrobranching; Repetita

giugno 1, 2020

Fomentàre
v. tr. [dal lat. tardo fomentare]
Verbo transitivo (io foménto ecc.).
1. (non comune) Applicare fomenti su una parte del corpo.
2. (figurato) Eccitare, infiammare, promuovere specialmente inclinazioni o condizioni dannose, immorali e simili: fomentare disordini; fomentare l’odio.

Una (parola) giapponese a Roma

Accrobranching [akkro’brentSin]
Voce inclese, dal francese accrobranche, composto di accro(cher) ‘agganciare’ e branche ‘ramo’.
Sostantivo maschile invariabile.
(sport) Pratica sportiva che prevede l’arrampicata su alberi molto alti e il passaggio da un ramo all’altro o tra diversi alberi. Sinonimo: tree climbing.

Repetita ripetuta

Per la rubrica dei nomi ripetuti, Marco Marcon ci propone il vulcano "Vulcano", che si trova nelle isole Eolie.

Cecchino, Sniper; Uomini; Repetita; Rovinata

ottobre 29, 2019

Cecchìno
Voce onomatopeica che imita il rumore dello sparo, raccostata al nome Cecco (Beppe), con cui era chiamato in Italia l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, nel periodo dell’irredentismo e durante la guerra del 1915-18].
Sostantivo maschile.
Termine nato durante la prima guerra mondiale, con riferimento ai tiratori austroungarici, ed esteso poi, più genericamente, a indicare il tiratore scelto che, appostato, batte i punti di passaggio obbligato per il nemico. È in genere sinonimo della locuzione franco tiratore, della quale ha acquisito anche il senso traslato.

Una (parola) giapponese a Roma

Sniper [‘znaiper]
Voce inglese, derivato di (to) snipe ‘spararae a distanza da un luogo riparato’.
Sostantivo maschile invariabile.
Tiratore scelto, cecchino.

Uomini e parole

Cecchino si aggiunge alla copiosa lista di parole derivate da nomi propri.

Repetita ripetuta

Già lo dissimo in un Yokopoko, ma forse la rubrica più corretta è la Repetita: in provincia di Treviso esiste un paese di nome Paese. Gli abitanti, giustamente, sono i paesani.

E visto che il paese che si chiama Paese è una ripetizione (buona questa) aggiungiamo che Marco MArcon ha scoperto che Sahara significa deserto in lingua araba. Dire "deserto del Sahara" quindi fa abbastanza ridere.

La parola rovinata

GERONTOCOMICO
Istituto di ricovero e cura per anziani clown.

Di Franco Palazzi.

Policlinico, Triplure; Lettori; Repetita; Perle

ottobre 28, 2019

Etimi sbagliati

Policlìnico
Dal francese policlinique, composto del greco polis ‘città’ e di clinique ‘clinica’; propriamente dunque ‘clinica cittadina’, ma la parola ‘poli’ è stata interpretata con il significato di ‘molto’, da cui l’attuale significato.
Sostantivo maschile (plurale policlinici).
Istituto ospedaliero o ambulatoriale, pubblico o privato, per la cura di malattie appartenenti a specialità mediche differenti.

Una (parola) giapponese a Roma

Triplure [tri’plur]
Voce francese, derivato di triple ‘triplo’.
Sostantivo femminile invariabile.
Termine con cui vengono indicate le strutture tessili piane caratterizzate dalla proprietà di legarsi, per azione del calore e della pressione, con un’altra struttura piana (tessuto, non tessuto, cuoio, carta), in quanto contengono sostanze o fibre termoplastiche che, sciogliendosi per il calore, fanno da adesivo fra la triplure e l’altra struttura piana.

I lettori ci scrivono e Repetita ripetuta

Ci scrive Maurizio Codogno.

— Aggiungo che il fiume Fiume attraversa la cittadina di Fiume (veneto). —

Maurizio, sempre attuale, ne aveva parlato poco tempo fa sul suo blog.

Perle linguistiche

"Perché, come si dice, il gatto perde il pelo ma non il vizio."
Testuale, un giornalista durante una telecronaca su RAI Sport.

Fornita da Marco Marcon.

Recidivo, Lapsus; Repetita; Perle

ottobre 24, 2019

Recidìvo
Dal latino recidivus, derivato di recidere ‘ricadere’, composto di re- e cadere ‘cadere’.
Aggettivo.
1. Che è ricaduto, per sua volontà o involontariamente, in una situazione di colpa o comunque negativa.
(diritto) Che è già stato precedentemente condannato, con sentenza o decreto irrevocabile, per uno o più reati dello stesso tipo o di tipo diverso da quello per cui viene giudicato: il fatto di essere recidivo può costituire un’aggravante.
Nella teologia morale, che continua a commettere gli stessi peccati che già aveva confessato e per i quali già si era impegnato a emendarsi.
2. In medicina, colpito dal riacutizzarsi di un processo morboso o da una situazione patologica già risolti, almeno apparentemente, o in via di guarigione: un tubercolotico recidivo; una tossicomane recidiva.

Recidìva
Uso sostantivato dell’aggettivo recidivo.
Sostantivo femminile.
1. In diritto penale, la ricaduta nel reato di una persona già in precedenza condannata con sentenza o decreto irrevocabile, che può comportare un aumento di pena: oltre alla recidiva semplice si ha la recidiva aggravata, se il nuovo reato è della stessa indole del precedente o è stato commesso entro 5 anni dalla precedente condanna o durante o dopo l’esecuzione della pena inflitta per il primo reato; e la recidiva reiterata, se il reato è commesso da chi è già recidivo.
2. In medicina, il riacutizzarsi di un processo morboso in via di guarigione, o apparentemente guarito (chiamato, nell’uso comune, ricaduta): non va confuso con la reinfezione e la superinfezione.

Una (parola) giapponese a Roma

Làpsus
Latino, derivato di labi ‘scivolare’, participio passato lapsus.
Sostantivo maschile invariabile.
Parola che ricorre nelle locuzioni lapsus linguae «errore verbale, sbaglio nel parlare» (propriamente «sdrucciolamento di lingua») e lapsus calami «errore di scrittura» (propriamente «sdrucciolamento di penna»), o abbreviata in lapsus in tutti e due i significati, per indicare quegli errori involontarî che consistono nel sostituire un suono o scrivere una lettera invece di un’altra, nella fusione di due o più parole in una sola, nell’omissione di una parola, nel pronunciare o scrivere un nome invece di un altro ecc. Secondo Freud e la psicanalisi, tali errori sarebbero spesso dovuti a motivi inconsci che rivelano un impulso in contrasto con ciò che si sarebbe voluto dire o scrivere: di qui l’espressione lapsus freudiano con cui anche vengono indicati, soprattutto quando si tratti di scambî di lettere o sostituzioni di nomi e parole, corrispettivo per il linguaggio di ciò che l’azione sintomatica è per il comportamento.
(comunemente, scherzoso) Errore, soprattutto scritto, attribuito a distrazione e a un atto involontario: è stato un lapsus!
Lapsus memoriae: (non comune) improvvisa dimenticanza, momentaneo difetto della memoria.

Repetita ripetuta

Marco Marcon riesuma la rubrica per segnalarci che tra Friuli-Venezia Giulia e Veneto si snoda il fiume Fiume.

Perle linguistiche

"Non hai la manualità manuale. Intendo manualità in senso euforico. È un euforisma. Eufemismo."
Al lavoro, proposta da Pietro Scalzo.