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ABBINDOLARE, DE PLANO; Fuori luogo; La sai!; Raffaele

giugno 4, 2010

Abbindolàre
Derivato di bindolo, col prefisso a-, con funzione intensiva.
Verbo transitivo [io abbìndolo ecc.].
1. (non comune) Avvolgere la matassa sul bindolo per fare il gomitolo.
2. (figurato) Raggirare, imbrogliare, ingannare; la padrona… ha saputo abbindolare mio fratello (Verga).

Bìndolo
Dall’antico alto tedesco windel, diminutivo di winde ‘argano, binda’.
Sostantivo maschile.
1. Macchina idrovora che attinge acqua da pozzi e simili per prosciugare terreni, irrigare campi e simili, spesso azionata da animali.
2. Aspo, arcolaio.
3. (figurato) Raggiro, truffa.
(estensione, raro) Persona abile nei raggiri; imbroglione.

Bìnda
Dall’antico alto tedesco winde ‘argano, arcolaio’, da verbo windan ‘torcere, avvolgere’.
Sostantivo femminile.
Apparecchio di sollevamento di carichi a iccola altezza. a pignone e cremagliera azionato a mano. Sinonimi: cricco, martinetto.

Una (parola) giapponese a Roma

De plano [de’plano]
Locuzione latina; propriamente ‘in (dì) luogo piano (pla¯no)’.
Locuzione avverbiale.
(diritto) Mediante accordo, senza contestazioni: risolvere una controversia de plano.

Luoghi fuori luogo

Vi ricordate di Fabrica di Roma, in provincia di Viterbo, indicata qualche giorno fa? Ebbene, al solito i nostri lettori sanno molte cose, e per fortuna ce le dicono. Ci scrive Tommaso Mazzoni.

— Premetto che, queste mie, sono semplici osservazioni e considerazioni, sebbene basate su realtà storico-geografiche.
Ricordato che la Provincia Viterbo può essere considerata un po’ Lazio e un po’ Toscana, la Tuscia, corrispondente appunto all’attuale area viterbese, ha nel suo territorio la Città di Tarquinia, che nell’antichità fu acerrima nemica di Roma.
Potrebbe aver influito tale circostanza – sempre nell’area delle supposizioni – che alcune Località del viterbese portino con sé l’aggettivo sostantivato di "Romano" a mo’ di difesa o di nonvolontà di belligerare.
Oltre alla ricordata Fabrica di Roma (che riecheggia appunto la Città Eterna), nella Provincia di Viterbo si trovano anche Bassano Romano, Oriolo Romano, Monte Romano e Barbarano Romano.
Dall’altro canto si notano altri nomi che, curiosamente, mi apparirebbero invece quali segni di antichi antagonismi, ossia le Località di Tuscania e di Villa San Giovanni in Tuscia (che sembrano appunto appoggiarsi più alla Tuscia-Toscana che non a Roma); ma, a queste, aggiungerei anche Arlena di Castro.
Da escludere da un qualsiasi riconoscimento di localizzazione Castiglione in Teverina e Bassano in Teverina, per il fatto che, pur evocando il Tevere in virtù dell’attributo "Teverina", questo fiume ha però un percorso talmente lungo, che non può essere ascritto a una determinata provincia: dalla Romagna in cui nasce, il Tevere prosegue infatti il suo lungo percorso, attraversando la Toscana, l’Umbria e il Lazio; e le cui numerose anse, fra parentesi, delimitano le Province di Terni, Rieti e Viterbo. —

Roberto Vittorioso, invece, ci dice che —

Si chiama così perchè un tempo era compresa nel territorio della Provincia di Roma. —

La sai l’ultima!

Un carabiniere accende e spegne velocemente con l’interruttore una lampadina. Arriva l’appuntato e gli chiede: "Gargiulo, cosa sta facendo?"
"Eh, appuntato, devo accendere la luce, ma c’è scritto 220 volt."

Lo so, non possiamo metterle tutte le barzellette dei carabinieri, ma questa è un classico della comicità risaputa, e non può mancare nella nostra collezione. 

Chiamatemi Raffaele

Quarto indizio: incipit rovinato
I guardiani stavano sopra il paese, nella casa nella foresta, in una buona posizione per i sentieri che proprio in quel punto partivano. E il capo dei guardiani conosce buone e lunghe storie di boschi e di montagne, e oggi è in vena di raccontarle.