Archive for Maggio, 2022

R- Megacero, Pace-maker; Marchi: Cornetto; Yokopoko; Lemma greco-romano

Maggio 31, 2022

Newsletter originale del 9/1/2007

Megàcero
Dal latino scientifico Megacerus, composto di mega- e il greco kéras ‘corno’.
Sostantivo maschile.
Grande cervide fossile dalle enormi corna palmate, vissuto nell’era quaternaria in Europa e in Siberia.

Una (parola) giapponese a Roma

Pace-maker [‘peismeiker]
Locuzione inglese; composto di maker ‘che fa, che segna’ e pace ‘passo’.
Locuzione sostantivale maschile invariabile.
1. (anatomia) Nodo senoatriale; segnapasso cardiaco.
2. (medicina) Generatore elettronico di impulsi alimentato a pila, usato come stimolatore e regolatore del ritmo cardiaco di persone che soffrono di dissociazione senoatriale o di fibrillazioni improvvise; di ridotte dimensioni, si colloca di norma sotto pelle, con uno o due elettrodi a contatto con il muscolo cardiaco; è detto anche stimolatore cardiaco.

Marchi, non parole

Cornétto
Diminutivo di corno.
Sostantivo maschile.
Marchio registrato. Cono gelato confezionato industrialmente.

Cornetto è il marchio registrato nel 1960 dalla “Spica”, azienda gelataia napoletana, per lo speciale wafer ricoperto all’interno di cioccolato che non diventava molle a contatto col gelato. L’azienda è stata poi assorbita dall’Algida e successivamente dall’Unilever.
Tutto ciò ce l’ha detto Marco Marcon.

Yokopoko Mayoko

Keith Urban, marito di Nicole Kidman, è un noto cantante country.

Lemma greco-romano

Il nostro amato lettore Eugenio Maffione ci propone una nuova rubrica: parole italiane composte che abbiano una parte che deriva etimologicamente dal greco (greco greco, senza passare dal latino) e una parte dal latino. Non siamo sicuri che esistano più di due parole che rispondono al requisito, noi comunque ci proviamo.
Eugenio ci propone:

Televisione
Composto da tele-, dal greco têle ‘lontano’, col valore di ‘a distanza, da lontano’, e visione, dal latino visione(m), derivato di visus, participio passato di vidìre ‘vedere’.

R- Sandalo, Soling; Perle; Ribollite

Maggio 30, 2022

Newsletter originale del 8/1/2007

Parole a confronto

Sàndalo
Dall’arabo sandal, di origine orientale.
Sostantivo maschile.
1. Albero dal legno bianco, originario dell’India e della Malesia (famiglia Santalacee).
Olio (essenziale) di sandalo: distillato dal legno e dalle radici di questa pianta, usato in profumeria e in medicina.
Essenza di sandalo: usata come antisettico e in profumeria.
2. Albero dal legno rosso, originario dell’India (famiglia Leguminose).
3. Il legno di colore bianco o rosso tratto da tali alberi, assai pregiato in ebanisteria.

Sàndalo
Dal greco sándalon, forse di origine iraniana.
Sostantivo maschile.
1. Calzatura estiva per uomo e per donna, costituita da una suola fermata al piede da sottili strisce di cuoio o di altro materiale.
Sandalo alla schiava: sandali legati al piede da lacci che salgono oltre la caviglia.
2. Calzatura usata dal papa e da alcuni prelati in funzioni pontificali. Calzatura propria dell’abito di alcuni ordini religiosi mendicanti.

Sàndalo
Dal latino sandaliu(m) ‘sandalo’, la calzatura, con riferimento alla forma piatta.
Anche sàndolo.
Sostantivo maschile.
(marina) Piccola barca a remi dal fondo piatto, in uso nella laguna veneta per il trasporto di merci.
Barca a sponde basse per la caccia alla spingarda.

Una (parola) giapponese a Roma

Soling [‘soliNg]
Voce inglese; derivato di sole ‘suola’, per la forma.
Sostantivo maschile invariabile.
Imbarcazione a vela da regata con scafo tondo e chiglia fissa.

Perle dai porci

“L’esecuzione adesso sarebbe come la miccia sul fuoco.”
Dal TG3 del 29/12/06.

Marco Marcon ce l’ha inviata.

Storie ribollite

Finalmente riprendono le ribollite!
La cinquantaseiesima ribollita, l’ultima del 2006, è stata indovinata da Mauro Cociglio, oramai incontenibile nella sua corsa, e Giovanni Fracasso, entrambi al terzo indizio. Sono quindi due punti per Mauro e per Giovanni.

La classifica attuale è la seguente:
Mauro Cociglio 36
Piero Fabbri 32
Francesca Mola 18
Marco Marcon 18
Giovanni Fracasso 16
Berilio Luzcech 9
MT 7
Luigi Amedeo Bianchi 7
Gloria Trevisan 4
Maurizio Codogno 4
Simona Brugnoni 3
Daniela Long 2
Angela Maione 2
Andrea Brunelli 1

Cinquantasettesima storia ribollita, di chinalski, anche sul sito.

Innanzitutto buongiorno. E buon anno. Perché le buone maniere devono essere messe innanzi a tutto. E anche la salute: se c’è la salute…
E poi, come si diceva, non è che le cose stanno come si pensa. Posso ben dirlo io, che sono io, e che quindi me ne sono andato a diciotto anni da casa, e che avevo i miei motivi, perché volevo vedere cosa è l’avventura, e il mondo, e i selvaggi. E che abbia avuto dei problemi durante i miei viaggi non deve fare dimenticare cose importanti. Sono stato anche maltrattato, ma me la sono cavata, perché un uomo di ingegno, e civile, e tecnologico, come lei mi insegna, se la può cavare, anzi, come diceva quell’altro, se la deve cavare, perché rappresenta la nostra civiltà, sono responsabilità, e le responsabilità vanno onorate, mica è cosa.
Con rispetto parlando, ho anche lavorato la terra io, mi sono sporcato le mani, e non sarete voi a insegnare a un contadino quando piantare il grano, o no? E poi, si fa presto a dire schiavi. Tanto qualcuno li venderà gli schiavi, mica è colpa mia se la gente li compra, e allora meglio che lo faccia io, che almeno ci guadagno su, solo che quell’incidente, quanto è vero: oggi ci siamo e domani chissà. Isolato, solo, senza niente, anzi no, qualcosa ce l’avevo. Mi devo ripetere: ci vuole l’ingegno, non bastano mica gli oggetti, ci vuole la testa, perché si ricordi: non è l’abito che fa il monaco, anzi. E non è stato breve, no, signora mia, anni, lunghi anni. Meno male che la lucidità, la capacità di analisi e l’ordine mentale non mi sono mai mancati, già, glielo dicevo prima, no? E lo sa la cosa più importante, qual è la cosa che mi ha dato la forza di resistere? Cosa è stata? Già, lo sapevo che lo sapeva, proprio lei. Senza non so cosa avrei fatto, sarei stato come un pesce fuor d’acqua, come una barca in un bosco, come un fringuello sott’olio, come una vanga senza campanello, come… e poi non sono stato proprio sempre da solo. Lo so cosa dicono le malelingue, ma le malelingue non le ascolto, non mi accorgo nemmeno che esistono. Però mi dà fastidio quello che dicono, perché io le ascolto, le malelingue. Io, proprio io, che l’ho reso un uomo, un gentiluomo si potrebbe dire, anzi, diciamolo: un gentiluomo. E poi tutto si è risolto: la salute, innanzitutto, ma come diceva giustamente lei, aiutati che il ciel t’aiuta. Se non fosse stato per… ma l’occasione fa l’uomo ladro, cioè no, intendevo, carpe diem. Per anni ho aspettato, ma quando l’occasione giusta si è presentata non me la sono fatta sfuggire. Li abbiamo fatti neri, quella banda di sciamannati senza disciplina. Perché la disciplina è la cosa più importante. Dopo la salute, certo, sante parole, signora mia.

R- Dissuadere, Dissuadersi, Griffe; Accento; Yokopoko; Perle; Ribollite

Maggio 27, 2022

Newsletter originale del 22/12/2006

Dissuadére
Dal latino dissuadìre, composto di dis- ‘dis-‘ e suadìre ‘consigliare’.
Verbo transitivo.
Indurre qualcuno a desistere da un proposito; sconsigliare, distogliere: dissuadere qualcuno da qualcosa, dal fare qualcosa.

Dissuadérsi
Verbo riflessivo.
(Non comune) Convincersi a non fare qualcosa: voleva dimettersi, ma poi s’è dissuaso.

Una (parola) giapponese a Roma

Griffe [grif]
Voce francese; propriamente ‘artiglio’.
Sostantivo femminile invariabile.
1. Marchio di fabbrica o etichetta di una ditta o di uno stilista prestigiosi, specialmente per capi o accessori d’abbigliamento.
2. (estensione) Marchio inconfondibile; stile.

L’accento, questo sconosciuto

Si dice dissuadére, e non dissuàdere.

Yokopoko Mayoko

Edoardo Indelicato, massaggiatore sportivo.
Dopo il ginecologo, un altro Indelicato entra tra gli Yokopoki.

Da Piero Mozzone.

Perle dai porci

“[…] direi più che moltiplicato, almeno triplicato!”
Da un commentatore alla tivvù.

Una perla dal Roberto Giai Meniet.

Storie ribollite

Quinto indizio
Insomma: ora o mai più. Il protagonista muore, perché a quel tempo non si usava ancora continuare le storie di successo, però non gli dispiace morire, anzi, forse è una delle morti più attese nella storia della letteratura. E con questo ho detto davvero troppo.

R- Esodo, Coupe; Appunto; Burosauri; La sai!; Ribollite

Maggio 26, 2022

Newsletter originale del 21/12/2006

Èsodo
Dal latino tardo exodu(m), dal greco éxodos, composto di ex ‘fuori’ e hodós ‘via, cammino’.
Sostantivo maschile.
1. Emigrazione di un popolo o di un gruppo etnico; in particolare, l’uscita degli Ebrei dall’Egitto sotto la guida di Mosè, narrata nell’omonimo libro della Bibbia (il secondo del Pentateuco).
2. (estensione) Partenza da un luogo di un gran numero di persone: l’esodo dei contadini dalle campagne; l’esodo dei cittadini per le località di vacanza.
Trasferimento di somme di denaro o altri beni mobili da un luogo a un altro: l’esodo dei capitali all’estero.
3. Nella tragedia greca, l’ultimo canto del coro, nel momento della sua uscita dall’orchestra; successivamente, la parte finale della tragedia dopo l’ultimo stasimo.

Una (parola) giapponese a Roma

Coupé [ku’pe]
Voce francese; propriamente participio passato di couper ‘tagliare’.
Sostantivo maschile invariabile.
Carrozzeria dalla linea slanciata ed elegante per automobili di tipo sportivo a due o quattro posti.
Un tempo, sorta di carrozza chiusa a quattro ruote, due sportelli e un unico sedile.

L’appunto

La coniugazione del verbo bollire per l’indicativo presente è la seguente: io bollo, tu bolli, egli bolle ecc.

I burosauri

Vie di esodo.
Su un cartello di indicazione delle uscite di emergenza in una nota azienda telefonica italiana. Scrivere vie di uscita sembrava banale.
Fornita da Marco Marcon.

La sai l’ultima!

Un leghista trova un lampada a terra, la strofina ed esce un genio che gli dice: padrone, grazie per avermi liberato. Le posso esaudire tre desideri, mi dica.
Il leghista dice pronto: voglio che la Sicilia affondi.
Il genio: lo farò subito.
Il leghista: il prossimo desiderio te lo dirò tra due giorni.
Dopo due giorni: mi dica, padrone, il secondo desiderio.
Il leghista: voglio che risollevi la Sicilia.
Il genio, un po’ dubbioso: lo farò subito, padrone.
Il leghista: Il prossimo desiderio tra due giorni.
Passano altri due giorni: padrone, mi dica il terzo desiderio.
Il leghista: voglio che tu faccia affondare la Sicilia.
Il genio, sempre più stupito: certo padrone, lo farò immediatamente.
Poi: padrone, sarebbe così gentile da spiegarmi perché questi strani desideri?
Il leghista: prima ho fatto annegare tutti i siciliani, poi l’ho fatta risollevare, così tutti i i parenti in giro per il mondo sono ritornati per i funerali, allora l’ho fatta sprofondare per affogare anche loro.

Questa, mi dicono i giurati, è nota in tutta Italia tranne che in Sicilia.

Storie ribollite

Quarto indizio

Cos’altro aggiungere? Inseguimenti, amore, potere, morte, matrimoni, sangue, pazzia, magia, vita. C’è un po’ di tutto, e poi, dai, avete già indovinato.

Legare, Legante, Legato; Monouso: Tentoni; Frasicelebri

Maggio 25, 2022

Legàre
Dal latino legare, derivato di lex legis ‘legge’; propriamente ‘prendere una disposizione legale’.
Verbo transitivo (io légo, tu léghi ecc.).
1. Lasciare in legato, in eredità, fare un lascito: molti altri … legavano alla detta Compagnia tutti i loro beni (Villani).
2. (antico, non comune) Inviare come legato, delegare: e a queste cose legarono le ventiquattro Arti (Compagni).

Legànte
Participio presente di legare.
Sostantivo maschile e femminile.
Il testatore o la testatrice che fa un legato.

Legàto
Participio passato di legare.
Aggettivo.
Attribuito come legato per disposizione testamentaria: i beni legati.

Legàto
Dal latino legatus, derivato di legare.
Sostantivo maschile.
(storia) Con riferimento soprattutto all’antichità e al periodo rinascimentale, funzionario inviato per incarico temporaneo a rappresentare uno stato o un sovrano; sinonimo dei termini oggi più comuni di inviato, rappresentante, delegato, oppure ambasciatore, agente diplomatico e simili.
(storia) Nel mondo romano, con maggiore varietà di accezioni, era detto legatus sia il funzionario inviato dal senato e poi dall’imperatore ai magistrati che reggevano le province lontane (con speciale incarico diplomatico, con funzione di rappresentanza, oppure come coadiutore nel governo della provincia, talora come governatore esso stesso), sia il plenipotenziario inviato a concludere la pace con altro stato, sia il luogotenente di un generale; fu anche titolo di funzionari di minore importanza.
Legati pontifici o assoluto legati: nella diplomazia pontificia, i rappresentanti del papa presso sovrani e stati indipendenti o presso autorità ecclesiastiche locali, con incarico specifico e temporaneo.
Legati a latere: i cardinali delegati a rappresentare il pontefice in un congresso eucaristico o in cerimonie religiose o civili di particolare importanza.
Cardinale legato: (storia) nello Stato Pontificio, il cardinale che esercitava la funzione di governatore in una delle legazioni.

Parole monouso

Tentóni
Da tentare, col suffisso di analoghi avverbi.
Avverbio.
Alla cieca, saggiando, senza vederlo, il terreno con un piede o con un bastone: camminare a tentoni.
(figurato) A caso, senza sicurezza, senza idee precise e indizi sicuri: rispondere a tentoni.
Anche usato nella locuzione avverbiale ‘a tentoni’.

Maurizio Codogno ci propone “a tentoni”.

Frasi celebri

Ci scrive Alex Merseburger, relativamente alla frase celebre “Su qui e su qua l’accento mai non va”.

— Alla tua frase celebre manca la seconda parte, dono della mia maestra: “Su lì e su là l’accento sempre va” naturalmente riferendosi agli avverbi di luogo e non a “li” pronome e “la” articolo o nota musicale. —