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Neup- Corsa, Passeggiatedidire; Frasi; Conchiglie

febbraio 27, 2015

Non è una passeggiata, a cura di PassoBarbasso

Córsa
Derivato di correre, dal latino currere.
Sostantivo femminile.
1. Modo veloce di locomozione dell’uomo in cui il corpo si appoggia ritmicamente ora su un piede ora sull’altro, realizzando negli intervalli tra ognuno di questi due appoggi un attimo di sospensione in aria.
Analoga andatura rapida per gli animali.
L’andare velocemente; passo, andatura di chi corre: fare una corsa; la corsa di un cavallo.
A passo di corsa: con passi rapidi.
Spostamento veloce per andare e tornare: fare una corsa dal panettiere.
Azione fatta a grande velocità: abbiamo fatto una corsa per finire il lavoro.
2. Marcia rapida di un veicolo: il treno arrestò la sua corsa.
Spazio percorso da un aereo sulla pista: corsa di decollo, di atterraggio.
3. Viaggio di un mezzo di trasporto in servizio pubblico: l’ultima corsa del tram.
Il prezzo del viaggio: pagare la corsa del taxi.
4. (sport) Gara di velocità podistica, ciclistica, automobilistica, ippica. ecc.
5. Ricerca, tentativo affannoso per superare altri nell’accaparrarsi qualcosa o nel conseguire un fine: corsa al successo; corsa al potere.
6. Crescita rapida: la corsa dell’aumento dei prezzi.
7. (meccanica) Movimento limitato compiuto da un elemento scorrevole.
La distanza fra i due limiti estremi di questo movimento: la corsa dello stantuffo.
8. (storia) Forma abbreviata di guerra di corsa, costituita da operazioni guerresche eseguite contro il commercio nemico da parte di armatori privati e con navi proprie ma con l’autorizzazione dello stato.
Nave di corsa, da corsa: corsara.

Passeggiate di dire

A marce forzate
Procedere in un’azione con grande rapidità ed energia. Anche arrivare a perseguire rapidamente un obiettivo sia pure a costo di grandi sforzi e fatiche. Nel linguaggio militare, indica l’avanzare delle truppe con tappe di lunghezza superiore a quella ordinaria, che velocizzano l’azione ma costano fatica.
‘A marce forzate’ viene pari pari dal latino ‘magnis itineribus’. Con questa espressione venivano definite le marce estenuanti di avvicinamento al nemico compiute dall’esercito romano. In particolare, era Cesare il condottiero più bravo a tirare il collo al suo esercito, tanto che Cicerone riferisce che, mentre gli altri eserciti marciavano, quello guidato da Cesare correva.

Frasi, non futilità

"Quel giorno, non so proprio perché decisi di andare a correre un po’, perciò corsi fino alla fine della strada, e una volta li pensai di correre fino la fine della città, pensai di correre attraverso la contea di Greenbow, poi mi dissi, visto che sono arrivato fino a qui tanto vale correre attraverso il bellissimo stato dell’Alabama, e cosi feci. Corsi fino all’oceano e, una volta lì mi dissi, visto che sono arrivato fino a qui tanto vale girarmi e continuare a correre, quando arrivai a un altro oceano, mi dissi, visto che sono arrivato fino a qui, tanto vale girare di nuovo e continuare a correre; quando ero stanco dormivo, quando avevo fame mangiavo, quando dovevo fare…, insomma, la facevo!"

Forrest Gump, nel film omonimo.

Per un pugno di conchiglie

Ventesimo libro, quinto indizio

Ci sono altri aneddoti di questo tipo, anzi, sono tutti aneddoti di questo tipo, fino alla tragedia finale: la morte del nostro personaggio buffo provocata dal brusco cambiamento della propria vita a seguito del suo incontro con l’uomo potente. Non è che con la sua morte finisca proprio tutto, ma almeno una parte sì.